Tematica Uccelli

Paradisaea rudolphi Finsch, 1885

Paradisaea rudolphi Finsch, 1885

foto 892
Ill.: Richard Bowdler Sharpe
Da: www.oiseaux.net
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Bateson, 1885

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Aves Linnaeus, 1758

Ordine: Passeriformes Linnaeus, 1758

Famiglia: Paradisaeidae Vigors, 1825

Genere: Paradisaea Linnaeus, 1758


itItaliano: Uccello del Paradiso azzurro

enEnglish: Blue Bird-of-paradise

frFrançais: Paradisier bleu

deDeutsch: Blauparadiesvogel

spEspañol: Ave del Paraíso Archiduque Rodolfo

Specie e sottospecie

Se ne riconoscono due sottospecie: Paradisaea rudolphi ssp. rudolphi, la sottospecie nominale, diffusa nella provincia degli Altopiani Orientali e lungo i monti Owen Stanley; Paradisaea rudolphi ssp. margaritae Mayr & Gilliard, 1951, diffusa nell'area dei Monti Bismarck; una terza sottospecie, P. r. ssp. <>ampla, è rappresentata dalle popolazioni del monte Missim, ma viene considerata un sinonimo della sottospecie nominale. La paradisea dell'Arciduca Rodolfo rappresenta un taxon fratello rispetto a tutti gli altri appartenenti al genere Paradisaea, tanto da essere classificata in un proprio sottogenere, Paradisornis. Ne è nota l'ibridazione con la paradisea di Raggi ibrido descritto come specie a sé stante col nome di Paradisaea bloodi Iredale, 1948 e la paradisea dalle sei penne di Lawes. Il nome scientifico di questa specie, dal quale deriva anche il nome comune, venne scelto in omaggio all'arciduca d'Austria Rodolfo d'Asburgo-Lorena, marito della principessa Stefania del Belgio alla quale è stato dedicato un altro uccello del paradiso, l'astrapia della Principessa Stefania.

Descrizione

Misura una trentina di centimetri di lunghezza, per un peso di 124-189 g: i maschi, oltre ad essere più pesanti delle femmine a parità d'età, possiedono lunghe penne dei fianchi e della coda, che sommate alle misure del corpo li portano a sfiorare i 90 cm. Si tratta di uccelli dall'aspetto simile a quello di un rigogolo. La paradisea dell'Arciduca Rodolfo, pur essendo morfologicamente molto simile alle altre paradisee propriamente dette, ne differisce significativamente per quanto riguarda la colorazione: testa, petto, ventre, dorso e coda sono di colore nero (questi ultimi due con evidenti sfumature color cannella), mentre ali e fianchi sono di colore blu in ambedue i sessi. Nel maschio le penne dei fianchi sono allungate e vaporose, mentre sul ventre è presente una barra orizzontale di colore rosso carminio che va da un fianco all'altro. Anche le penne centrali della coda sono estremamente allungate e filiformi, con punta lievemente espansa: nella femmina, coda e fianchi non sono allungati, mentre petto e ventre sono bruni anziché neri, con una leggera barratura scura su quest'ultimo. In ambedue i sessi, il becco è di color avorio, le zampe sono nere e gli occhi sono bruni, con anello perioculare bianco superiormente ed inferiormente e nero lateralmente. La paradisea dell'Arciduca Rodolfo è un uccello schivo, diurno e solitario, abitatore della canopia, dove non è facile avvistarlo a dispetto della colorazione sgargiante e delle dimensioni ragguardevoli. La dieta di questi uccelli si compone perlopiù di frutta (in special modo fichi e drupe), comprendendo anche cibo di origine animale come insetti, piccoli invertebrati e sporadicamente anche piccoli vertebrati, come raganelle e scinchi. La stagione riproduttiva si estende almeno fra aprile e febbraio: la specie è poligina, coi maschi che competono in lek dispersi (e non in gruppi come le altre paradisee congeneri) per attrarre le femmine. Il corteggiamento è altamente spettacolare: il maschio sceglie un albero sul quale poi si esibirà per il resto della propria vita, ripulendone dalle foglie i rami che poi userà durante la propria esibizione. I maschi richiamano le femmine stando sui rami più alti, per poi portarle ad un'altezza minore con richiami gracchianti. Qui essi danno il via al rituale di corteggiamento vero e proprio: gettandosi all'indietro, essi rimangono appesi a testa in giù al ramo, spiegando al massimo le penne dei fianchi (assumendo in tal modo un aspetto quasi a triangolo rovesciato) e muovendole con le ali, emettendo al contempo richiami nasali. Dopo l'accoppiamento, le femmine si allontanano dai maschi (che continuano ad esibirsi), e si occupano in totale solitudine della costruzione del nido, della cova delle 2-3 uova (che dura circa 18 giorni) e delle cure parentali verso i nidiacei fino al raggiungimento dell'indipendenza.

Diffusione

La paradisea dell'Arciduca Rodolfo è endemica della Nuova Guinea orientale, di cui occupa grososmodo la zona compresa fra le pendici orientali del monte Hagen e la punta sud-orientale della penisola di Papua. L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla foresta pluviale primaria e secondaria, purché densa: a differenza delle altre paradisee propriamente dette, abitatrici delle aree di pianura, la paradisea dell'Arciduca Rodolfo predilige le aree di foresta montana, fra i 1100 ed i 2000 m di quota.


00084 Data: 24/12/2012
Emissione: Avifauna
Stato: Mongolia
02105 Data: 10/09/1996
Emissione: Uccelli
Stato: Benin

18750 Data: 20/01/1965
Emissione: Posta ordinaria
Stato: Papua New Guinea
18825 Data: 29/09/1993
Emissione: Bangkok 1993
Stato: Papua New Guinea

23300 Data: 24/04/2014
Emissione: Uccelli del Paradiso
Stato: Aruba
23926 Data: 01/01/1972
Emissione: Avifauna e farfalle
Stato: Fujairah
Nota: Emesso in un foglietto di 20 v. diversi